I cosmetici sono per la maggior parte formati di acqua, ad eccezione di alcuni cosmetici anidri come oli, burri e prodotti da make-up. Le creme, che tecnicamente sono emulsioni, sono costituite principalmente di acqua, e l’acqua è vita. Pertanto la presenza di un sistema conservante in una preparazione cosmetica a base acquosa è fondamentale per preservare il conservante stesso dalla contaminazione microbica e di impedire che tali microrganismi vengano poi trasmessi alla cute dell’utilizzatore.
I parabeni sono una classe di composti aromatici individuati nel loro potere antimicrobico sin dall’inizio del ‘900 e pertanto tra i più utilizzati come conservanti cosmetici. Tra l’altro, hanno trovato impiego anche in altri settori, come quello alimentare, pertanto nel tempo si è sviluppata una sensibilità significativa dei consumatori per la ricerca di cosmetici senza parabeni.
Le aziende cosmetiche, sia a produzione propria che conto terzi, si sono trovate quindi di fronte ad un’esigenza di mercato che è anche un’esigenza formulativa, perché questo ha determinato la modifica delle formulazioni esistenti per sviluppare cosmetici senza parabeni ma sicuri dal punto di vista microbiologico.
Contestualmente, la sensibilità dei consumatori è stata orientata anche verso la ricerca di prodotti cosmetici che non contenessero siliconi e petrolati, i primi impiegati come texturizzanti, i secondi principalmente come emollienti.
Va evidenziato che mentre siliconi e petrolati possono essere utilizzati senza limiti di concentrazione, per i parabeni è previsto da Regolamento Cosmetico 1223:2009 sia un divieto in termini di tipologia che in termini di concentrazione massima nei prodotti cosmetici.

Parabeni, petrolati e siliconi nei cosmetici: come evitarli?
Il problema principale nell’utilizzo dei parabeni è soprattutto dato dalla sovraesposizione che si è avuto in passato: essendo presenti nella maggior parte dei cosmetici, e anche in altre fonti di contatto quali gli alimenti, la dose di esposizione risultava notevolmente elevata. Oggigiorno invece l’industria cosmetica ha sviluppato nuove formulazioni alternative che non contengono parabeni e che risultano soddisfare le esigenze dei consumatori. Inoltre, la sensibilità verso l’eliminazione di petrolati e siliconi dalle formulazioni cosmetiche ha portato allo sviluppo da parte dei produttori di cosmetici più eudermici, traspiranti e non occlusivi per la cute.

Come identificare i cosmetici senza parabeni
Il consumatore come può scegliere un cosmetico che soddisfi le proprie esigenze? Innanzitutto la Persona Responsabile può indicare in etichetta la dicitura “cosmetico senza parabeni” o “senza parabeni”, ma la loro individuazione può avvenire attraverso la lettura della lista degli ingredienti, in quanto il nome secondo la nomenclatura internazionale è molto intuitivo e semplice. Un’ulteriore informazione potrebbe essere data dall’indicazione di naturalità del prodotto, che porterebbe ad escludere la presenza di elementi di sintesi.
Sempre tenendo presente che la presenza di parabeni, siliconi o petrolati non indica assolutamente che il cosmetico non sia conforme ai requisiti di legge, il consumatore può compiere la propria scelta consapevole ed interessata da una veloce osservazione dell’INCI del cosmetico in questione. Ultimo aspetto, la sostituzione dei parabeni con conservanti alternativi ha portato i produttori di cosmetici a una riduzione del PAO, ulteriore elemento da valutare prima dell’acquisto di un cosmetico.