Le GMP cosmetiche: cosa significa e cosa sono
Le GMP cosmetiche (Good Manufaturing Practices) sono le linee guida da seguire per le buone pratiche di fabbricazione dei prodotti cosmetici. La norma di riferimento internazionale per le GMP è la ISO 22716:2007 e definisce per l’appunto le linee guida da seguire per le fasi di produzione, controllo, immagazzinamento e spedizione dei prodotti cosmetici.
La certificazione e leggi che regolano le GMP dei cosmetici
Le aziende produttrici di cosmetici full service ma anche quelle che si occupano soltanto di una delle fasi che portano un prodotto cosmetico sul mercato, per es. l’etichettatura di un prodotto o il suo inscatolamento, devono rispettare le norme GMP definite dalla ISO 22716.
L’applicazione delle norme di buona fabbricazione conformemente alle norme armonizzate è resa obbligatoria dall’art. 8 del Reg.1223:2009 che non definisce però l’obbligatorietà di ottenere una certificazione da un ente terzo.
L’azienda deve mettere in atto quindi una serie di procedure e processi interni che permettano di garantire la qualità dei prodotti cosmetici così come definito dal regolamento europeo dei cosmetici.
Le certificazioni GMP da parte di un ente terzo sono diventate uno strumento diffuso per comunicare la propria adeguatezza alle norme GMP oltre ad essere un valido aiuto per mantenere il sistema di gestione della qualità sotto controllo con una visione che punta al miglioramento continuo delle proprie attività.

Principi fondamentali delle GMP
Per riuscire ad applicare efficacemente le norme delle GMP è necessario che ogni fase di produzione, controllo, immagazzinamento e spedizione dei prodotti cosmetici venga documentata, registrata e monitorata in modo che possa essere più semplice individuare i punti in cui è necessario intervenire per rispondere a livelli di qualità sempre maggiori.
Il concetto che sta alla base di un sistema di gestione della qualità è quello di raggiungere gli obiettivi di qualità prefissati andando a intervenire preventivamente su tutti gli step intermedi che portano al prodotto finale preferendolo all’approccio in cui il controllo viene eseguito esclusivamente alla fine di tutte le fasi di lavorazione. Questo metodo di lavoro permette di ottenere risultati migliori con un risparmio sul lungo periodo sia di risorse umane che finanziarie notevoli.
Un altro principio fondamentale delle GMP riguarda il personale che deve essere costantemente formato e devi esserci una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità all’interno della struttura organizzativa.
Per quanto riguarda invece le materie prime, il packaging e tutti i materiali necessari è fondamentale riuscire a mantenere la rintracciabilità ricorrendo ad una buona gestione delle registrazioni dei lotti, dei movimenti della merce a magazzino e dei flussi di entrata e di uscita degli ordini.
Per le fasi di produzione, imbottigliamento e inscatolamento, oltre a mantenere costantemente registrata e documentata ogni operazione, è importanti avere e attenersi fedelmente procedure di pulizia e sanitizzazione di tutti i macchinari e le attrezzature in modo da garantire in ogni momento un ambiente ostile a qualsiasi tipo di contaminazione dei prodotti con particolare attenzione alla contaminazione microbiologica. I macchinari e le attrezzature inoltre devono essere costantemente controllati e verificati attraverso procedure di taratura per assicurare il buon funzionamento degli stessi.
Un ulteriore principio fondamentale delle norme GMP è il controllo dell’acqua di produzione. Essendo i cosmetici destinati alla skincare, costituiti da un’alta percentuale di acqua, questa deve essere controllata e monitorata periodicamente allo scopo di ridurre al minimo le contaminazioni microbiologiche e intervenire tempestivamente nel caso in cui il processo di depurazione dell’acqua presentasse dei malfunzionamenti.




Autocontrollo: Audit interni e reclami
La gestione di un buon sistema di qualità in accordo con le norme GMP ISO 22716 prevede che si mettano in atto controlli continui e periodici sulla tenuta di tutte le procedure aziendali.
Gli audit interni sono uno strumento molto utile per verificare a cadenza regolare il funzionamento dei processi interni e portano, confrontandosi con le figure del personale interessate, a individuare aree dove è possibile intervenire per migliorare l’intero processo e raggiungere obiettivi di qualità sempre maggiori.
Allo stesso modo anche la gestione degli eventuali reclami che possono arrivare dai consumatori e la gestione delle deviazioni, intese come prodotto non conforme agli standard prefissati, sono un ottimo strumento di auto controllo del proprio sistema interno di gestione della qualità del prodotto in accordo con le normative vigenti.