Tutti i settori industriali sono continuamente coinvolti dalle modifiche legislative generali e di settore, dettate dall’aggiornamento delle conoscenze scientifiche, da nuovi pareri di esperti ma anche dagli interessi generali della popolazione.
Cosa sono le microplastiche
Le microplastiche l’impatto della plastica sull’inquinamento ambientale è un tema di interesse collettivo e verso il quale c’è una grande sensibilità da parte di tutta la popolazione mondiale.
Una particolare attenzione c’è stata e c’è tuttora nei confronti delle microplastiche, che sono state definite dall’European Chemical Agency (ECHA), come le “particelle composte da miscele di polimeri e additivi funzionali, solide e insolubili in acqua, con dimensioni inferiori a 5 mm”. Le dimensioni ridotte sono l’elemento critico per il quale tali microplastiche sono particolarmente problematiche e sono state attenzionate anche nel settore cosmetico. L’assenza di biodegradabilità è l’aspetto di rilevante impatto ambientale, perché determina una lunga persistenza nell’ambiente che contribuisce all’inquinamento.
Perché nei cosmetici ci sono le microplastiche?
In particolare, nei cosmetici sono stati impiegati per lungo tempo i microgranuli di polietilene (INCI: Polyethylene) soprattutto negli scrub, negli esfolianti, nei dentifrici, ma anche nei prodotti solari e nel make-up, rendendo di fatto le microplastiche di ampio uso sia nei prodotti leave-on (non a risciacquo) che rinse-off (a risciacquo).
In Italia, le microplastiche nei cosmetici esfolianti o detergenti a risciacquo sono stati vietati dal 01 Gennaio 2020, di fatto rendendoli ancora ammissibili in prodotti leave-on.
Che funzione hanno le microplastiche nei cosmetici in cui sono ancora ammessi?
Fondamentalmente le microplastiche possono avere diverse funzioni nei cosmetici, da quella decorativa tipica dei glitter del make-up alla funzione filmogena e stabilizzante. Nei prodotti solari le microplastiche vengono introdotte per potenziare l’efficacia dei filtri solari organici, e per ridurne la concentrazione finale in formulazione. Di fatto, la luce solare viene indirizzata verso i filtri, aumentandone l’efficacia.

L’impatto delle microplastiche sull’ambiente e l’intervento della Legislatura
A fronte dei vantaggi nell’utilizzo delle microplastiche nei cosmetici, l’impatto ambientale risulta essere notevole. Come sopracitato, il divieto nei cosmetici rinse-off è stato determinato soprattutto dal fatto che i prodotti a risciacquo determinavano una grande emissione di microplastiche nelle acque reflue che riuscivano in questo modo a raggiungere facilmente il mare e le specie acquatiche.
La legge 205/2017 che ha reso attuativo il divieto di utilizzo delle microplastiche nei rinse-off ha contribuito molto alla riduzione di questo tipo di inquinamento in Italia. Una spinta in tale senso è stata determinata anche dalle sanzioni severe che possono arrivare a prevedere la sospensione di un anno dell’attività produttiva dell’azienda cosmetica.
A livello europeo, è stato evidenziato in un periodo di 5 anni un calo di quasi il 98% dell’utilizzo delle microsfere nei prodotti esfolianti e a risciacquo, a dimostrazione della volontà dell’intero settore di ridurre l’impatto e il danno ambientale delle microplastiche, in una visione sempre più green del mondo della cosmesi.




Plastica nei cosmetici? Cosmoderma dice no
Cosmoderma ha scelto da tempo di eliminare le microplastiche nei cosmetici, rendendosi in anticipo conforme a quanto previsto dalla legge italiana e dagli obblighi scaturiti a partire dal 01 Gennaio 2020.
Inoltre, la verifica costante e minuziosa della documentazione dei fornitori di materie prime e di packaging permette di fornire ai clienti, sia nella produzione conto terzi che a marchio proprio, cosmetici senza microplastiche.
Nel caso specifico della produzione di creme solari, Cosmoderma propone formulazioni moderne con filtri di nuova generazione che non rendono necessario l’utilizzo di microplastiche per migliorare l’efficacia del solare.
Laddove possibile, si cerca inoltre di sostituire la plastica con materiali biodegradabili o completamente riciclabili.
Con il lavoro costante e con la predisposizione proattiva ognuno può dare il proprio contributo nella riduzione delle emissioni in ambiente di materiali inquinanti, nel rispetto del nostro pianeta.