L’efficacia di un cosmetico è un parametro che il consumatore ha modo di valutare accuratamente solo dopo applicazioni ripetute del prodotto, mentre la texture è fondamentalmente un aspetto immediato che viene valutato nel giudicare il grado di apprezzamento di un prodotto.
Le caratteristiche tattili di un cosmetico, note anche con il termine “texture”, sono selezionate nella valutazione di acquisto di un prodotto, e pertanto sono studiate a monte dalle aziende cosmetiche per ottenere l’effetto applicativo desiderato. Si può dire che, insieme alla percezione della eventuale profumazione di un prodotto, la stendibilità e la scorrevolezza sono i fattori di impatto immediati che guidano l’acquisto di un cosmetico.
Cos’è la texture e perché è importante
E’ fondamentale però che l’acquisto di un cosmetico con una certa texture sia anche idoneo alla tipologia di pelle del consumatore e alle modalità di utilizzo. Nell’acquisto di creme per il giorno, sono preferiti dai consumatori prodotti con texture leggere e di facile assorbimento, poiché spesso sono applicate su pelli che riceveranno successivamente del make-up; nella selezione di prodotti per la notte si ricercano texture più corpose e nutrienti, in assenza totale o quasi totale di profumazione.

Texture di una crema: i parametri da valutare
Ovviamente la scelta della texture è fortemente condizionata dalla tipologia di pelle, in quanto le pelli miste e le pelli grassi o a tendenza acneica necessitano di una texture leggera e non occlusiva per la cute, mentre le pelli disidratate, alipiche, mature, hanno maggiore benefit da consistenze corpose per la maggiore presenza di burri ed oli idratanti e nutrienti.
Uomini e donne hanno esigenze diverse dettate dalle diverse caratteristiche fisiologiche: la pelle dell’uomo ha un maggiore contenuto di ghiandole sebacee di quelle della donna, per cui risulta più lubrificata. Questo porta a desiderare cosmetici con texture leggera e soprattutto poco untuosa, perché questa tipologia di prodotti risulta maggiormente gradita nell’utilizzo quotidiano dalla popolazione maschile.
Ma le aziende cosmetiche come rispondono a queste diverse esigenze? Dal punto di vista tecnico-formulativo la scelta è vasta, grazie alla possibilità di utilizzare diverse tipologie di texturizzanti e diverse modalità di veicolazione degli ingredienti, giocando anche sulla viscosità delle preparazioni e sulle proporzioni tra i diversi ingredienti texturizzanti, che a seconda della concentrazione impiegata possono dare origine a prodotti completamente differenti.




Tipologie e applicazioni in cosmesi
Mentre in passato si utilizzavano quasi esclusivamente siliconi e derivati siliconici per modulare gli effetti sensoriali di un cosmetico, oggigiorno, in parte anche per lo scarso apprezzamento da parte dei consumatori, sono di grande impiego texturizzanti inorganici come silice e talco, di derivazione naturale come l’amido e i suoi derivati o esteri 100% biodegradabili come Ethyl oleate ed Ethyl olivate. La scelta di un texturizzante dipende anche dall’effetto finale desiderato: ad esempio l’Ethyl olivate e la silice hanno entrambi un tocco asciutto e sono impiegati in formulazioni olio in acqua mentre derivati dell’amido trovano vasto impiego in emulsioni acqua in olio per la loro capacità di ridurre l’untuosità della formulazione cosmetica.
Al giorno d’oggi si parla di esperienze sensoriali per veicolare il potenziale consumatore all’acquisto del cosmetico che soddisfi al meglio le sue aspettative. In quest’ottica, non solo viene valutata nell’immediato la sensazione del cosmetico sulla pelle, ma si tiene conto della stendibilità e scorrevolezza del prodotto, dell’effetto che rimane sulla pelle (il cosiddetto “after feel”) che ovviamente rappresenta un parametro fondamentale nella fidelizzazione del cliente all’acquisto del cosmetico.
Si può spaziare quindi da cosmetici ad aspetto gelatinoso che stimolano il divertimento e il buonumore ad oli struccanti che donano effetto cremoso sulla pelle dopo l’applicazione…scegliere un cosmetico assomiglia sempre più ad un’esperienza degustativa, che coinvolge e stimola sensi e percezioni profonde.